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Sophia Loren e il pianto sconsolato per Morricone: «Sto rimanendo sola…»

corriere.it - MORTO ENNIO MORRICONE-FOTO ARCHIVIO - fotografo: IMAGOECONOMICA

L’attrice ha appreso della scomparsa del Maestro nella sua casa di Ginevra: «Ho passato tutta la mattina a rivedere i film di Sergio Leone: quanto dispiacere»

Sophia Loren, dalla sua casa di Ginevra, piange sconsolata la morte di Ennio Morricone, che ha reso grande il cinema e l’ha spesso emozionata come spettatrice. «Ho passato una mattinata davvero triste, appena ho saputo la notizia mi sono messa a riascoltare brani di tutti i film che lui aveva musicato, sono tanti, sono belli, a cominciare da quelli di Sergio Leone che lasciano dentro una traccia indelebile».Lo dice la Loren che ha interpretato film in cui ha lasciato divertenti memorie musicali, cantando come in Un marito per Cinziae Pane amore e…in cui si scatena con De Sica nel Mambo italiano, senza contare il musical L’uomo della Mancha e That’s amore. Erano canzoni, spesso allegre, ma questa è un’ora triste e si parla di un uomo che ha saputo leggere nelle intenzioni del regista, diventando una specie di alter ego, come Rota con Fellini, Williams con Spielberg, Herrmann con Hitchcock… «Sono ancora sottosopra. Le assicuro che questa mattina ho passato momenti bruttissimi e subito ho preso a guardare spezzoni di tutti i suoi film, non so quanti ne ho visti, a cominciare da quelli diretti da Leone di cui era l’anima».

L’ultima diva divina nella sua lunga carriera non ha mai avuto occasione di recitare in film che avessero la sua colonna sonora.
«No, purtroppo non abbiamo mai lavorato insieme ed è un grosso dispiacere, ma cosa vuole, il nostro lavoro è così, che vò fa?».

Qual era il suo tratto distintivo?
«Era un uomo pieno di calore, con un’anima davvero grande grande. Ed è andato via».

Le sarebbe piaciuto averlo compositore per un suo film?
«Eh sì, lo so, purtroppo non si può avere tutto, non è mai capitato. Le vie del cinema non sono controllabili».

L’aveva conosciuto durante la carriera?
«Ci siamo visti nel corso di un gala in America, una di quelle serate ufficiali che raggruppano molte celebrità del cinema, ed è stato un piacere potergli parlare di persona perché avevo la fortuna di averlo seduto accanto».

Che uomo era?
«Un uomo adorabile, sensibile, meraviglioso, anche bello e nel suo insieme molto affascinante. Una grave perdita. Purtroppo restiamo sempre più soli, i grandi poco alla volta se ne vanno, ma è la legge della vita».

Era apprezzato dagli americani?
«Dagli americani? Ma scherza? Era apprezzato da tutto il mondo, se ne sono accorti tutti subito, perché aveva un’anima meravigliosa che ne faceva un uomo straordinario».

(Maurizio Porro – corriere.it)

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